Notiziario del Centro

Nuova Serie,  n. 6 –  25 ottobre 2003

a cura di  Dario Manfredi

 

Notizie da Mulazzo

 

ª  Dal 28 settembre è allestita nel castello malaspiniano di Lusuolo la mostra fotografica «Gente di Toscana. Nostre storie nel mondo». La mostra vuole documentare le vicende dei moltissimi toscani che hanno avuto un ruolo in stati esteri o addirittura in continenti extraeuropei Un pannello della mostra (curato dal nostro Centro) è dedicato ad Alessandro Malaspina. 

 

Segnalazioni

ª Roma. Assurge gli onori dell’altare un Malaspina… vivente!

Nella basilica di S. Maria degli Angeli è stato dedicato un altare a san Valentino, il santo degli innamorati. Il pittore Ulisse Sartini (noto nell’ambiente per aver eseguito il ritratto ufficiale di Giovanni Paolo II), incaricato di dipingere l’effigie del santo, ha scelto come modello il marchese Carlo Malaspina di Varzi, figlio del nostro amico Giacomo. Non capita a tutti di vedere il proprio ritratto su un altare… Complimenti, Carlo!

 

ª Castelnuovo Magra. Il 27 settembre, nella sala consigliare del Comune, il prof. Francesco Bianchi di Firenze, ha tenuto un’interessante conferenza dal titolo «Alessandro Malaspina: il navigatore, lo scienziato, il filantropo».

 

Attività del Centro Studi Malaspina                                                        

 

ª Il Centro di Studi Malaspiniani, in collaborazione con il Centro Internazionale d’Arte e Cultura Castello di Castevoli e con l’Agenzia Pubblica Sviluppo Italia -Toscana, d’intesa con il Comune di Mulazzo e con altri comuni della Lunigiana, ha promosso il «Progetto Parco delle Sculture». Il progetto si rivolge agli artisti che lavorano marmo, pietra e bronzo, con particolare attenzione agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, organizzando una loro selezionata partecipazione.

I primi temi di partecipazione riguardano Alessandro Malaspina (della cui nascita nel 2004 ricorrerà il 250° anniversario), la cultura del mare, le culture dei continenti extra europei e Dante Alighieri (del cui soggiorno in Lunigiana nel 2006 si celebrerà il settimo centenario). E’ in corso la compilazione lo Statuto della manifestazione e presto si procederà alla nomina dei membri della Commissione che selezionerà gli artisti.


ª
Come già anticipato nel Notiziario di settembre, dal 1 novembre prossimo, nelle sale del Centro Malaspina di Mulazzo si terranno, nel quadro del V° Centenario delle Celebrazioni Vespucciane promosse dalla Regione Toscana, due importanti iniziative culturali:

·         Mostra bibliografica e documentaria sul tema del viaggio

            (1-15 novembre)

 

·         Giornata di Studio dal titolo «Viaggiatori Toscani nelle Americhe»

           (sabato 15 novembre)

 

  

Notizie d’archivio

 

ª Il ricercatore Marco Angella ha rintracciato nell’Archivio di Stato di Massa, sezione di Pontremoli, un interessante documento riguardante la vendita di due mulini, effettuata da Alessandro Malaspina. Uno dei due, situato in prossimità della confluenza del torrente Mangiola nel fiume Magra, era quello stesso mulino nei cui immediati dintorni furono rinvenute (nel primo ventennio del Novecento) alcune tombe liguri dell’età del Ferro.

 

Pubblicazioni ricevute dalla Biblioteca del Centro

 

ª Romano Bavastro, Le vele del marmo. Marina di Carrara da piccolo borgo a capitale della marineria, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 268 pp.

 

ª  Pierluigi Tozzi, La via Postumia, Varzi, Guaradamagna, 1999.

 

ª Nicola Michelotti, Camillo Cimati dalla politica locale al parlamento italiano, Sarzana, Buonaparte, 2003, 104 pp.

La nostra biblioteca si è arricchita dell’ultimo bel volume di Nicola Michelotti dedicato alla figura di Camillo Cimati. Questi non fu soltanto un influente uomo politico nei decenni a cavallo fra XIX e XX secolo, ma anche un appassionato cultore di storia regionale e collezionista di preziosi manoscritti. Rammentiamo che, fra molti altri documenti, ebbe l’opportunità di procurarsi gli scritti redatti da Alessandro Malaspina nel periodo della detenzione nel Castello della Coruña (oggi consultabili, grazie alla generosità di un privato, presso il Centro Malaspina di Mulazzo) e la relazione di un viaggio in Spagna di Azzo Giacinto Malaspina (purtroppo dispersa). Inspiegabilmente, l’Autore, che pur ben conosce gli archivi del nostro Centro, confonde l’Archivio Domestico dei Malaspina di Mulazzo (che mai nomina) con quello della famiglia Zini (che mai comprese documenti malaspiniani).

         

Riviste

 

ª  Atti e Memorie della Accademia Aruntica di Carrara,  VIII (2002).

          Segnaliamo l’articolo di Cristina Andrei, Testimonianze d’arte popolare nei marmi della Carriona albericiana. A Carrara la “via Carriona” è caratterizzata dalla presenza di importanti sculture marmoree, alcune delle quali, proprio pochi giorni or sono, hanno corso un serio rischio di distruzione per effetto dell’inondazione subita dalla città.

 

Un amico ci ha lasciato…

 

A Torino è prematuramente scomparso Edoardo Maria Filipponi, apprezzato studioso di storia regionale. Dobbiamo a Lui le diligenti ricerche, presso l’archivio della Reale Accademia di Scienze di Torino, che hanno condotto al rinvenimento della preziosa documentazione riguardante i rapporti di Alessandro Malaspina con quell’Accademia, della quale il Navigatore fu nominato “Accademico Corrispondente”. Filipponi era un amico: non lo dimenticheremo.

 

 L’Angolo                  del Pedante

 

 

ª Nel volume Guida storico-architettonica dei castelli di Lunigiana (di cui abbiamo già trattato nel Notiziario n. 5) a p. 364 si legge che la torre di Mulazzo, detta “di Dante”, «viene abbattuta alla fine del secolo XVIII per volere degli stessi Malaspina, disturbati dall’ombrache la struttura gettava sul palazzo marchionale sottostante». Le cose non andarono affatto così e nell’articolo Cenni sulle dimore malaspiniane di Mulazzo, apparso su «Cronaca e Storia di Val di Magra», XXVIII-XXIX (1999-2000), Aulla, 2000, pp. 101-116, si dimostra esaurientemente che la torre fu abbattuta verso il 1750 per volere del marchese Carlo Morello Malaspina della linea del Castello, il quale si sentiva minacciato dalla torre, posseduta dal marchese Gian Cristoforo Malaspina della linea del Palazzo, con il quale era in attrito. Sarebbe bastato osservare una mappa del borgo di Mulazzo per rendersi conto che la torre, posta ad est del palazzo e a notevole distanza, non avrebbe mai potuto fargli ombra.

 

Centro di Studi Malaspiniani “Alessandro Malaspina” – Mulazzo (MS)

                            

www.centrostudimalaspiniani.it
csmalaspiniani@interfree.it

 

 

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